I tumori neuroendocrini (NET) sono neoplasie rare ed eterogenee, che possono insorgere in diversi distretti (tratto gastro-entero-pancreatico, toracico, surreni, cute ecc.) con incidenza e prevalenza in continuo e marcato aumento. Registri epidemiologici hanno evidenziato un’incidenza che varia tra i 2 e i 5 casi su 100.000 abitanti l’anno in Europa e USA. I pazienti con NET possono presentare, in molti casi, una sopravvivenza anche prolungata e pertanto la prevalenza nella popolazione è maggiore rispetto ad altre neoplasie più frequenti ed aggressive. Ad esempio nel tratto gastroenterico i NET rappresentano la seconda neoplasia per prevalenza, dopo gli adenocarcinomi del colon-retto.

Tipicamente i pazienti subiscono un lungo ritardo (stimabile in un range tra i 2 e i 9 anni) prima di giungere ad una diagnosi conclusiva e la maggior parte non ha accesso ad una gestione multidisciplinare, necessaria per il corretto management di questa particolare categoria di tumori, come sottolineato da numerose pubblicazioni in letteratura e dalle principali linee guida di trattamento.

I NET gastro-entero-pancreatici (NET-GEP) possono insorgere dal tratto gastrointestinale come dal pancreas o dall’ileo; ma la prima presentazione può anche essere come metastasi epatiche da primitivo occulto.

Possono essere sporadici o far parte di sindromi genetiche ereditarie come le MEN, Neoplasie Endocrine Multiple.

A causa delle peculiarità cliniche e diagnostico-terapeutiche, il paziente necessita dell’intervento di numerose figure con competenze diverse.

Per la diagnosi è disponibile un’ampia gamma di tecniche, radiologiche, medico-nucleari ed endoscopiche, che devono essere integrate tra loro per una miglior interpretazione dei risultati. La scelta delle diverse metodologie da utilizzare deve essere basata sul singolo paziente e sui particolari interrogativi clinico-diagnostici. 

In considerazione dei dati limitati derivanti da trials clinici omogenei e randomizzati, le scelte terapeutiche ottimali rappresentano una sfida anche per clinici esperti in questo campo e si basano sulle principali linee guida di trattamento nazionali ed internazionali. Gli obiettivi terapeutici sono il controllo della sintomatologia ormonale eventualmente associata, della crescita tumorale, il prolungamento della sopravvivenza ed il miglioramento della qualità di vita. I possibili approcci terapeutici sono molteplici (rimozione chirurgica, trattamenti loco-regionali, bioterapia, terapia radio-recettoriale, chemioterapia, “target therapy”) e si integrano in algoritmi complessi e in continua evoluzione. Le scelte effettuate sono cruciali in primis per la prognosi e la qualità di vita del paziente e, in secondo luogo, anche per l’impatto sui costi gestionali. 

Il Disease Management Team (DMT) si pone come obiettivo il perfezionamento, l’innovazione, la condivisione e la standardizzazione delle metodologie diagnostiche e terapeutiche per i pazienti affetti da NET. 

Durante gli incontri sono discussi tutti i casi che necessitano di un approccio terapeutico multidisciplinare e tutte le nuove diagnosi di neoplasie neuroendocrine.

La Clinica Endocrinologica partecipa attivamente, fin dalla sua istituzione, al DMT delle Neoplasie Neuroendocrine. 

I Vantaggi della gestione del paziente NET nel PDTA/DMT sono:

  • Diagnosi e stadiazione accurate.
  • Chiarezza e uniformità delle informazioni sulla terapia e prognosi ricevute dal paziente.
  • Terapie modulate (“patient tailored therapy”) in base al paziente, discusse collegialmente.
  • Aggiornamento medico continuo per ogni partecipante al DMT.
  • Ampliamento della casistica e aumento dell’expertise dei medici che compongono il DMT.
  • Produzione di studi di ricerca con basi scientifiche più solide, su casistiche più numerose, anche con la possibilità di biobancaggio specifico.

Lo scopo del Team Multidisciplinare deve quindi essere:

  • Fornire un approccio multidisciplinare con l’obiettivo di migliorare le cure e la sopravvivenza dei pazienti e la qualità dei servizi diagnostico-terapeutici erogati dal Policlinico.
  • Identificare percorsi diagnostico-terapeutici strutturati, standardizzati ed “evidence based” all’interno del Policlinico, forniti da equipe multidisciplinari esperte in NET con riunioni collegiali programmate.
  • Favorire l’integrazione e la collaborazione tra le diverse Unità, non solo per la gestione clinica dei pazienti, ma anche per la creazione di nuovi progetti di ricerca clinica e traslazionale in quest’ambito.
  • Migliorare la gestione dei pazienti affetti da NET anche mediante la partecipazione del Policlinico a trials clinici nazionali ed internazionali.