Dopo un tumore al seno aumenta il rischio di gravidanze indesiderate per l’aumentato tasso di abbandono dei metodi contraccettivi, anche di quelli non ormonali nonostante possano essere utilizzati in sicurezza in queste donne. Uno studio internazionale condotto in collaborazione tra l’IRCCS Ospedale Policlinico San Martino di Genova e diversi centri francesi coordinati dal gruppo UNICANCER, e pubblicato sulla rivista JAMA Network Open, sottolinea la necessità di migliorare la comunicazione circa la sicurezza della contraccezione e le metodiche che possono essere utilizzate nelle donne dopo diagnosi di tumore al seno. Effettuare regolari consulti ginecologici è la chiave per scegliere il metodo contraccettivo più adatto nelle donne che non desiderano avere figli.
A rivelarlo è una ricerca internazionale, condotta dall’Università di Oxford, che vede coinvolto, tra gli altri, l’IRCCS Ospedale Policlinico San Martino di Genova come centro coordinatore per l'Italia, pubblicata sulla prestigiosa rivista The New England Journal of Medicine. Lo studio EMPA-KIDNEY, con oltre 6.600 pazienti, il più ampio di nefroprotezione mai condotto ad oggi, dimostra che l’Empagliflozin, un farmaco antidiabetico il cui uso è stato esteso anche ai pazienti con problemi cardiovascolari, è sicuro e riduce del 30% la progressione della malattia renale cronica e la mortalità cardiovascolare, ad essa strettamente correlata. Questo rivoluzionario trattamento è destinato ad influenzare gli standard terapeutici per i prossimi 20 anni, ritardando la necessità di sottoporsi a dialisi e/o a trapianto del rene.
Matilde Inglese, neurologa della Clinica Neurologica presso l’IRCCS Ospedale Policlinico San Martino e professoressa di Neurologia dell’Università di Genova, è l’unica rappresentante per l’Italia ad essere stata eletta nel Comitato esecutivo della prestigiosa istituzione mondiale che si occupa della cura e della ricerca contro la Sclerosi Multipla (www.ectrims.eu/about-ectrims/governance/)
I neuroscienziati dell’IRCCS di neuroscienze Ospedale Policlinico San Martino spiegano dove nasce e perché la paura può essere piacevole, svelando almeno in parte il segreto del successo della festa di Halloween. La paura è sempre seguita da un’ondata di sollievo che provoca il rilascio di endorfine e dopamina che innescano una scarica di euforia
C’è anche ‘Mnesys’, coordinato da Università di Genova con Policlinico San Martino, tra i 14 progetti che hanno superato la seconda fase del bando per la creazione di partenariati di ricerca finanziati dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). L’obiettivo del partenariato nazionale è disegnare trattamenti "su misura" per le malattie neurologiche e psichiatriche e sarà realizzato da una rete diffusa sul territorio nazionale di Università, Enti Pubblici di Ricerca, ed altri soggetti pubblici e privati, organizzati in una struttura consortile. Tale struttura è stata appena costituita in forma di società cooperativa a responsabilità limitata (SCARL) dai 25 partecipanti, con lo scopo di gestire e coordinare il progetto finanziato complessivamente per 114 milioni di euro.
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