Uno studio monocentrico dell’IRCCS Ospedale Policlinico San Martino ha testato il ruolo della PET con Fluorodesossiglucosio (FDG) per predire il successo della terapia con il Radio-223 in persone colpite da tumore della prostata con metastasi ossee e indirizzarle verso la cura migliore. Il progetto ha permesso a Matteo Bauckneht di vincere il "Prix Galien 2021", uno dei più importanti premi in ambito biomedico e farmacologico del nostro paese.
Da una ricerca coordinata dall’IRCCS Ospedale Policlinico San Martino, Università di Genova e l’azienda farmaceutica AstraZeneca, arriva la scoperta rivoluzionaria sui meccanismi di resistenza alla chemioterapia nel carcinoma ovarico.
Esiste il momento giusto in cui operare i pazienti con tumore al retto: anticipare l’intervento per chi non risponde al trattamento pre-operatorio riduce la mortalità e il rischio di ricadute dopo 10 anni dalla diagnosi. Lo rivela uno studio multicentrico italiano, che ha coinvolto l’IRCCS Ospedale Policlinico San Martino di Genova e altri 11 centri di riferimento, pubblicato recentemente su Jama Surgery, un’importantissima rivista di settore. I risultati del lavoro potranno cambiare le linee guida delle attuali pratiche cliniche.
Interpretando i dati derivati dagli esami radiologici con l'uso dell’intelligenza artificiale si è potuto identificare i pazienti con Mieloma Multiplo che sarebbero andati incontro a recidiva entro un anno. I risultati dello studio condotto al San Martino e all’Università di Genova possono aiutare a migliorare le scelte terapeutiche da proporre a ciascun paziente.
A dimostrarlo è il più grande studio al mondo mai pubblicato sulla vaccinazione anti-COVID nei pazienti con Sclerosi Multipla (SM), che, nonostante ricevano cure per controllare e bloccare l’azione del sistema immunitario, sviluppano livelli elevati di anticorpi. Il lavoro, coordinato dall’IRCCS Ospedale Policlinico San Martino e l’Università degli Studi di Genova e co-finanziato dalla Associazione Italiana Sclerosi Multipla (AISM) e la sua Fondazione (FISM), è stato pubblicato oggi sulla rivista EBioMedicine, del gruppo The Lancet.
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